Modello predittivo di mortalità dopo emorragia intracranica in presenza di leucemia


La emorragia intracranica è associata a grande morbidità e mortalità nei pazienti con leucemia acuta.

Sono stati identificati 118 pazienti con emorragia intracranica da un totale di 2.421 pazienti con leucemia trattati tra il 2005 e il 2009, e sono stati valutati i fattori prognostici per la mortalità nella coorte con emorragia intracranica.

L’età media al momento dell’emorragia intracranica era di 58 anni; il 49% era rappresentato da maschi, e il 60% aveva leucemia mieloide acuta.

L'incidenza relativa di emorragia intracranica è risultata più alta nei pazienti con leucemia mieloide cronica in crisi blastica ( 12.1% ).

Le alterazioni dello stato mentale erano il sintomo più comune che ha indotto a compiere gli esami per emorragia intracranica.

La sopravvivenza media per tutti i pazienti dopo l'insorgenza di emorragia intracranica è stata di 20 giorni.

All'analisi multivariata, sono state identificate 4 caratteristiche cliniche come fattori avversi indipendenti per la mortalità nei pazienti con emorragia intracranica: valori di albumina inferiori a 3.5 g/dL, lattato deidrogenasi superiore a 835 U/L, età maggiore di 60 anni, e stato di malattia recidivante.

Sulla base del numero di fattori di rischio, la mortalità dopo emorragia intracranica è stata: 25% ( 0 fattori di rischio ), 47% ( 1 ), 78% ( 2 ) e superiore al 97% ( 3 o 4 ).

In conclusione, i pazienti con leucemia che sviluppano emorragia intracerebrale non hanno esiti universalmente infausti e un semplice sistema di punteggio potrebbe servire a consigliare i medici e le famiglie sulla prognosi e sul potenziale beneficio delle opzioni di trattamento aggressivo. ( Xagena2011 )

Dayyani F et al, Am J Hematol 2011; 86: 546-549

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